domenica 6 dicembre 2015

L'abito di piume - Banana Yoshimoto

Quando parliamo di Banana Yoshimoto richiamiamo alla mente, quasi fosse un passaggio obbligatorio, quelle atmosfere delicate, quei gesti morbidi e quelle personalità quasi eteree, sebbene ben definite e spesso molto forti, che ci trasportano in un mondo ovattato, i cui rumori ci arrivano come echi lontani e le cui parole sono musica rilassante e rassicurante. Eppure nelle trame della Yoshimoto non manca la drammaticità, la cui protagonista spesso è la morte stessa, che al pari di un vero e proprio personaggio, appare immancabilmente in molti suoi racconti. Una morte, però, che interviene come evento ineluttabile, naturale e fondamentale nella vita di tutti, completamente prima di tutti i toni cupi e strazianti che sovente l'accompagnano.

Anche in L'abito di piume la morte è presente, ma come evento che sfiora la vita dei protagonisti.
"Non credo sia un romanzo strepitoso, il contenuto poi non è un gran che, qua e là però ci sono dei passaggi che mi piacciono molto" questo è il parare dell'autrice in merito a questo romanzo. Un racconto adolescenziale, delicato come tutta la sua produzione letteraria, ma dal sapore di favola moderna, nato per "alleviare le proprie sofferenze", come Banana stesso ammette, senza pretese di messaggi profondi. Un racconto sussurrato, che parla al cuore di tutti, e che regala momenti di pura soavità.

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